Milano, 20 ottobre 2016 – “Stupisce la sicurezza con cui Legambiente boccia il progetto di collegamento ferroviario tra il Terminal 2 di Malpensa e la linea del Sempione. Si tratta infatti di un giudizio quanto meno affrettato, per non dire pregiudiziale, tenendo conto del fatto che l’analisi sui costi-benefici dell’opera e le simulazioni sui flussi di traffico, anche riguardo alle connessioni con le altre reti, non si sono ancora concluse e procedono di pari passo con la predisposizione di una ipotesi di tracciato”. E’ quanto afferma la società Ferrovienord in una Nota.
MODELLI REGIONALI DI SIMULAZIONE – “La progettazione rappresenta, per altro – prosegue la Nota – una prima applicazione delle Linee Guida per la redazione delle analisi di fattibilità adottata dalla Regione con Delibera del 23/10/2015, utilizza i modelli regionali di simulazione ed è coerente con i contenuti del Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti (PRMT). Va anche sottolineato che le analisi e le simulazioni sono condotte con il contributo sia del Politecnico di Milano sia dell’Università Bocconi, che forniscono un supporto altamente qualificato”.
CONFRONTO APERTO – “Va aggiunto – si legge ancora nella Nota – che Ferrovienord non si è mai sottratta al confronto, anzi ha sempre dato la massima pubblicità e ricercato la massima condivisione possibile delle scelte progettuali con tutti gli attori coinvolti. Il 7 giugno a Malpensa si è svolto il primo incontro pubblico di lavoro, aperto ai Comuni e agli altri portatori di interessi, per fare il punto sullo stato dell’arte della progettazione di fattibilità tecnico economica della nuova linea ferroviaria. L’incontro ha fatto seguito ai primi contatti con i Comuni interessati e ha inaugurato un percorso di confronto pubblico e di condivisione delle scelte con il territorio che ha avuto diverse tappe e che è tuttora in corso”.
DIALOGO E COLLABORAZIONE – “E’ appena terminata – conclude la Nota – la fase di ‘scoping’ della procedura di Valutazione Ambientale. Gli Enti locali hanno depositato le loro osservazioni, di cui si terrà ovviamente conto, in un clima generale di dialogo e collaborazione. L’invito a Legambiente, tra le pochissime se non l’unica organizzazione completamente contraria al progetto, è dunque quello di rivalutare la propria posizione quando ci saranno dati più certi”.
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